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21Nov
la storia della calabria
a il sito

 L’area della Sibaritide fu il centro della civiltà degli Enotri, che fiorì nell’età del ferro, prima di essere spazzata via dai coloni greci provenienti dall’Acaia giunti intorno al 730-720 a.C. I Greci sconfissero gli Enotri e li ridussero in schiavitù, fondando poi Sibari, centro nevralgico della zona dove transitavano merci provenienti dall’Anatolia, in particolare da Mileto.

Nell’antichità la ricchezza di Sibari era proverbiale, ma il suo destino fu segnato, dopo la vittoria contro Siri (alleata di Crotone e Metaponto), dalla guerra contro Crotone stessa. Il conflitto nacque probabilmente da dispute commerciali e culminò nella battaglia del Traente (510 a.C.), che vide la vittoria dei crotoniati, l’assedio di Sibari e, settanta giorni dopo, la sua distruzione, 1 al punto che si narra che il fiume Crati deviò il suo corso per passare sopra le rovine della città sconfitta.  

I superstiti di Sibari partirono per la madrepatria, dove ottennero l’aiuto di Atene per tornare in Calabria e fondarono, nel 444 a.C. con altri nuovi coloni ateniesi, una nuova colonia sullo stesso sito, chiamata successivamente Thurii. Il nuovo assetto della città fu progettato dal famoso architetto e urbanista Ippodamo. Tuttavia, i conflitti tra Sibariti e Ateniesi portarono a una guerra civile, culminata nell’espulsione dei Sibariti.

Nel 194 a.C. la città rifiorì nuovamente come colonia romana con il nome di Copia, che presto venne cambiato nuovamente in Thurii. Continuò a essere in qualche modo un luogo importante, situato in una posizione favorevole e in una regione fertile, e sembra che non fu completamente abbandonata fino al Medioevo.

Dimenticata in seguito, i suoi resti vennero ritrovati grazie a scavi iniziati nel 1932 e con particolare intensità dal 1969. Diversi cantieri sono ancora attivi, quindi gli scavi sono tutt’ora ben lungi dall’essere esauriti.

Sito web: http://www.beniculturalicalabria.it/index.php

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